Dicono di noi

Colle Santa Mustiola, il vino degli Etruschi

30/11/2020

La prima volta che abbiamo varcato il cancello di Colle Santa Mustiola Winery le parole hanno lasciato spazio al silenzio. Essere in estasi di fronte ad un vigneto non è cosa da tutti i giorni, eppure quel viaggio per quanto breve sembrava destinato a cambiare più di una prospettiva. Avete presente le terre di mezzo? Quelle che nascondono segreti e ricchezze? Beh il territorio tra Umbria e Toscana è proprio così: in un fazzoletto di terra ci sono variazioni talmente significative che, anche un breve spostamento, potrebbe apparirvi come un viaggio lunghissimo, perché ti accompagna dolcemente tra dimensioni parallele. La cantina di Colle Santa Mustiola racchiude in sé tutto questo: il vino è di per sé un’eccellenza del territorio che ci accomuna, ma in quel triangolo compreso tra il lago Trasimeno, il lago di Chiusi e quello di Montepulciano il terreno regala un nutrimento in più alla vite. Elementi naturali che sono l’eredità di un periodo storico dove il mare era ancora il padrone incontrastato della zona. Colle Santa Mustiola, il vino che riposa all’interno di una tomba etrusca Ere lontane, che hanno però lasciato il segno (visibile ad occhio nudo!) e che si sono intrecciate nel corso del tempo con la storia della famiglia Cenni. Una vita dedicata al vino già dal secolo scorso e che oggi ha trovato la propria sublimazione grazie al lavoro effettuato negli ultimi 30 anni da Fabio. Ex medico, l’imprenditore ha tolto il camice bianco per curare i tralci di Sangiovese che abbracciavano la casa della sua famiglia. E qui nasce un nuovo intreccio. I terreni della famiglia Cenni non custodivano solamente un vitigno di valore, ma un’autentica tomba etrusca, oggi luogo di riposo di un Sangiovese 100 per 100 naturale. Il tufo e l’umidità del terreno, ha permesso infatti d’ottenere un spazio ideale per il lungo sonno che il vino di Colle Santa Mustiola fa prima d’arrivare in tavola. Colle Santa Mustiola, il vino degli Etruschi Colle Santa Mustiola: le etichette Attualmente la cantina produce solamente tre etichette, due rossi e un rosato e, fatta eccezione per quest’ultimo, l’invecchiamento dei due gioielli di famiglia ha un percorso lungo almeno sette anni. Il Vigna Flavia, con 5 cloni di Sangiovese, riposa in botti di rovere di Slavonia per almeno 42 mesi, prima di terminare l’affinamento in bottiglia per altri due anni prima d’andare in commercio. Un processo che viene ulteriormente esaltato nella lavorazione dell’etichetta regina ‘Poggio ai Chiari’. I 28 cloni di Sangiovese infatti invecchiano per ben 66 mesi in barrique di rovere francese e rovere di Slavonia, prima dell’ulteriore affinamento in bottiglia (24 mesi). La selezione e i processi di lavorazione, in cui si cerca di rispettare al massimo la materia prima evitando ‘traumi’ da trasporto, rendono questo vino un vero e proprio viaggio nel gusto. La gradazione alcolica ‘calda’ non va assolutamente ad alterare la percezione del vino sulle papille gustative, le quali possono apprezzare appieno il variegato bouquet delle due etichette. Se è vero che i rossi di Santa Mustiola si abbinano perfettamente ai piatti della tradizione toscana e umbra a base di carne e selvaggina, sono ottimi anche come vini da meditazione davanti al caminetto. Quest’ultima annotazione è da esperienza diretta. Siamo già tornati due volte a casa di Fabio e Monica e ogni volta portiamo via con noi con una nuova emozione che va ben al di là del loro ottimo vino. Colle Santa Mustiola sono loro che ti accolgono con il sorriso, è una porta aperta sulla storia degli Etruschi, un viaggio geologico (quasi) al centro della terra, il tutto passando per un’esperienza gustativa legata al Sangiovese, re di questo triangolo d’oro. Venite a scoprirlo anche voi, siamo sicuri che non rimarrete delusi da questo viaggio in un mondo parallelo che unisce storia, cultura ed enoturismo.
Autore: Agriturismo vacanze ideali